

 
IL PROGETTO ARCHANGELUS
 
 
Archangelus è un progetto di 
ricerca musicologica nato per iniziativa di due docenti dell’Università degli 
studi di Lecce: Nicola Tangari e Marco Gozzi e poi confluito in un Progetto di 
Rilevante Interesse Nazionale (P.R.I.N), cofinanziato dall’allora Ministero 
dell’Università e della Ricerca Scientifica e intitolato "Archivio 
fotografico e catalogo informatico dei manoscritti medievali e rinascimentali di 
musica e di teoria musicale". Il PRIN del 1998, il cui coordinatore nazionale 
era il Prof. Giulio Cattin dell’Università di Padova, si svolse in 
collaborazione con le Università di Bologna (Prof. F. Alberto Gallo) e di Urbino 
(Prof. Francesco Luisi).
  Il nome del progetto è un acronimo, derivato dalle iniziali della 
  frase inglese che descrive l’impresa: Archive of Chant for General 
  and Liturgical Use (Archivio di Canto Gregoriano d’uso generale 
  e liturgico). La figura dell’arcangelo Michele è connessa a quella di san 
  Gregorio magno (dal quale il canto cristiano liturgico prende il nome): la 
  leggenda vuole che mentre san Gregorio passava nel 590 in processione sul 
  ponte vicino al mausoleo di Adriano, per invocare la cessazione di una 
  terribile pestilenza, vide l'arcangelo Michele ringuainare la spada sull'alto 
  del mausoleo in segno della concessa grazia divina, da quel momento il 
  mausoleo fu chiamato Castel Sant'Angelo. Si rammenta poi il passo della prima 
  lettera ai Tessalonicesi (IV, 16-17), ove si parla della voce dell'arcangelo e 
  del suono di tromba, nel giorno del giudizio: “Perché il Signore stesso, a un 
  ordine, alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà 
  dal cielo.” 
  Lo scopo principale del progetto è la creazione di un database che 
  permetta la schedatura, il più possibile completa ed esauriente, dei libri 
  liturgico-musicali siano essi a stampa o manoscritti. 
  Il progetto di avvale di un software dedicato (archivum) 
  e di un semplice corredo di sigle e 
  formulari, già presenti nel programma. 
  Sinora sono state indicizzati ventun libri liturgici. Il database 
  sarà pubblicato on-line il più presto possibile. 
Sett. 2005